Persicos odi, puer, apparatus, displicent nexae philyra coronae, mitte sectari, rosa quo locorum sera moretur. Simplici myrto nihil adlabores sedulus, curo: neque te ministrum dedecet myrtus neque me sub arta uite bibentem.
Odio i lussi persiani, o ragazzo, non mi piacciono le corone intrecciate di fil di tiglio: smetti di cercare in qual luogo la rosa tardiva indugi. Per nulla m’importa che [tu] premuroso t’affanni [ad aggiungere altro] al semplice mirto: e non sconviene a te, come coppiere, il mirto e né a me mentre bevo sotto un fitto pergolato.
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