“…Viviana non più forse a la mente
il ricordo di me vi torna ormai.
E pure allora, quando io vi parlai,
mi sorrideste a lungo e dolcemente.
Fiorian, Villa Farnese, i tuoi rosai
ne ‘l mattino di maggio e su le antiche
mura il sole una veste aurea mettea:
tra liete ghirlande si svolgea
la bellissima favola di Psiche;
navigava in trionfo Galatea.
…Poi su l’accolta de le vive rose
reclinando la testa agile e bionda,
avidamente, come sitibonda
tutte beveste l’anime odorose
-oh voluttate mistica e profonda!
…
Tratto da “Le due Beatrici”, POESIE, Gabriele D’Annunzio, a cura di Annamaria Andreoli, BUR, Rizzoli, 2011
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