Come un fazzoletto su un tumulto di respiri
a fior di labbra, no, come una benda contro
una ferita da cui la vita, tutta, d’un solo getto,
vuole erompere: così io ti strigevo a me.
Lo vedevo, ti facevi rossa del mio sangue.
Chi dirà quel che ci accadde? Recuperammo
tutto quel che no fu mai. Io, stranamente maturato
in quell’impeto che non conobbe giovinezza
e tu, mia amata, che sul mio cuore vivesti
non so quale delle più feroci fanciullezze.
tratto da “Poesie d’amore” Rainer Maria Rilke , ed. Passigli Poesia
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