L’Albero della vita è il programma secondo il quale si è svolta la creazione dei mondi; è il cammino di discesa lungo la quale le anime e le creature hanno raggiunto la loro forma attuale. esso è anche il sentiero di risalita, attraverso cui l’intero creato può ritornare al traguardo cui tutto anela: l’unità del “grembo del Creatore”, secondo una famosa espressione cabalistica. . L’Albero della Vita è la “Scala di Giacobbe” (vedi Gen.28), la cui base è appoggiata sulla terra, e la cui cima tocca il cielo. Lungo di essa gli angeli, cioè le molteplici forme di consapevolezza che animano la creazione, salgono e scendono in continuazione. Lungo di essa sale e scende anche la consapevolezza degli esseri umani…..
Ognuno di noi, nella vita, deve confrontarsi con un a doppia caduta (fisica e spirituale, morale e umana), con un doppio nascondersi di Dio. Dice un verso del Deuteronomio (31,18). “…poichè in quel giorno nasconderò doppiamente il Mio volto”.
Si tratta di una doppia crisi, sia a livello di vita pratica che di fede interiore, un’iniziazione, attraverso cui dobbiamo passare se vogliamo trovare il merito di trovare la strada. Se dopo l’esperienza ripetuta della sofferenza e dell’esilio, la nostra fede rimane intatta, e il nostro desiderio di Dio e della verità rimane incrollabile, allora ci viene mostrato l’Albero della Vita. Analogamente subito dopo la distruzione del secondo tempio, lo Zohar (Libro dello Splendore ) fu rivelato al mondo, e con esso venne data la descrizione dell’Albero della Vita. La strada era ritrovata, la via si era riaperta per tutti i ricercatori di Dio nella verità.
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